Discussione:
Cos'è che fa più paura?
(troppo vecchio per rispondere)
Cicerone
2006-05-16 08:00:35 UTC
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Credo che tutti i balbuzienti abbiano di base una sorta di paura
nell'affrontare un discorso o nel trovarsi in un certo contesto, nello stare
con gente che "reputano" superiore, ecc... ma in cosa consiste questa paura?
Cos'è che più mette ansia?
Non so se questa paura è la stessa in tutti i balbuzienti, di conseguenza vi
dico qual è la mia per poterla così confrontare con la vostra.
La mia paura sta nel fatto che non conosco la mia balbuzie, cioè non riesco
a prevedere la sua l'intensità, nè la sua forma... mi spiego meglio: ci sono
molti che balbettano incespicando sulle iniziali (cccciao, chchche fai?) ma
che comunque hanno un loro modo di gestire la balbuzie, nel senso che sanno
di balbettare in quel modo e dunque, dopo essersici abituati, parlano in
quel modo in maniera automatica.
La mia balbuzie invece è imprevedibile. Magari in certi momenti non compare,
o compare solo con piccoli blocchi, in altri non riesco a fiatare... in
pratica non sono riuscito ad elaborare un modo di balbettare... se io
balbettassi sempre in un modo, avrei avuto magari imbarazzo le prime volte,
ma poi c'avrei fatto "il callo"... invece la mia paura sta nel non sapere
mai quale sarà l'esito di una potenziale discussione. Magari mi capita di
parlare bene con qualcuno e poi non riuscire a dirgli nulla il giorno
seguente.... questo dunque genera in me una continua ansia tutte le volte in
cui mi trovo "in pericolo" di dover affrontare una discussione.
--
Cicerone

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Il primo Newsgroup sulla Balbuzie
http://www.newsland.it/nr/browse/it-alt.salute.balbuzie/
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C.I.B. Comunità Italiana Balbuzienti
www.balbuzienti.altervista.org/md-pro/index.php
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Special
2006-06-10 21:21:28 UTC
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Post by Cicerone
Credo che tutti i balbuzienti abbiano di base una sorta di paura
nell'affrontare un discorso o nel trovarsi in un certo contesto, nello
stare con gente che "reputano" superiore, ecc... ma in cosa consiste
questa paura? Cos'è che più mette ansia?
Nel mio caso dipende molto dal contesto, dal tema del discorso da affrontare
ecc... poi ci sono persone che mi intimidiscono più di altre, se mi sento in
sintonia con qualcuno sono più tranquillo e va tutto ok, altrimenti può
essere un problema.

Telefonare, registrare un messaggio in una segreteria, citofonare a
qualcuno... sono alcune delle situazioni per me più ANSIOGENE e nelle quali
quasi certamente avrò problemi. In tali situazioni devo dire che il maggior
disagio non è tanto l'imbarazzo del balbettare, per cui oramai c'ho fatto il
callo... ma l'ANSIA, che proprio sembra attanagliarmi.
Post by Cicerone
Non so se questa paura è la stessa in tutti i balbuzienti, di conseguenza
vi dico qual è la mia per poterla così confrontare con la vostra.
La mia paura sta nel fatto che non conosco la mia balbuzie, cioè non
riesco a prevedere la sua l'intensità, nè la sua forma... mi spiego
meglio: ci sono molti che balbettano incespicando sulle iniziali (cccciao,
chchche fai?) ma che comunque hanno un loro modo di gestire la balbuzie,
nel senso che sanno di balbettare in quel modo e dunque, dopo essersici
abituati, parlano in quel modo in maniera automatica.
Ecco, ad esempio io so quali sono le sillabe a maggior rischio, so in
anticipo dove mi bloccherei, ed il mio "sistema" è di trovare sinonimi più
facili da pronunciare e usare frasi diverse da come AVREI VOLUTO... ed anche
questo è un grosso limite, ogni volta è come arrendersi, dire "ok... hai
vinto, cambio frase... oppure non parlo proprio" :(


Ciao,

Special
Cicerone
2006-06-15 09:53:24 UTC
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Post by Special
Post by Cicerone
Credo che tutti i balbuzienti abbiano di base una sorta di paura
nell'affrontare un discorso o nel trovarsi in un certo contesto,
nello stare con gente che "reputano" superiore, ecc... ma in cosa
consiste questa paura? Cos'è che più mette ansia?
Nel mio caso dipende molto dal contesto, dal tema del discorso da
affrontare ecc... poi ci sono persone che mi intimidiscono più di
altre, se mi sento in sintonia con qualcuno sono più tranquillo e va
tutto ok, altrimenti può essere un problema.
Fin qui ci siamo, credo che questo è un "sentimento" comune, anche nei
"normoloquenti" direi.
Post by Special
Ecco, ad esempio io so quali sono le sillabe a maggior rischio, so in
anticipo dove mi bloccherei, ed il mio "sistema" è di trovare
sinonimi più facili da pronunciare e usare frasi diverse da come
AVREI VOLUTO... ed anche questo è un grosso limite, ogni volta è come
arrendersi, dire "ok... hai vinto, cambio frase... oppure non parlo
proprio" :(
Era questo che intendevo. Molti conoscono i propri limiti e dunque col tempo
escogitano una strategia che li aiuti a non cadere nella trappola o che
comunque li aiuti ad aggirare in qualche modo il blocco.
Io non conosco la mia balbuzie, anche se balbetto da tanti anni. E' in
continua evoluzione, cioè in continuo peggioramento... magari oggi mi
inceppo su qualcosa in cui non mi ero mai inceppato, e riesco a dire invece
qualcosa che prima non sarei riuscito a dire... insomma, è una balbuzie
imprevedibile che mi coglie di sorpresa.
Ultimamente ad esempio mi rendo conto che balbetto più nel pensiero che non
nei fatti.... in che senso? Ho iniziato a lavorare, un lavoro estivo a
diretto contatto coi clienti e che dunque prevede che io parli con questi.
Se penso a cosa dovergli dire o a come doverglielo dire, mi inceppo, non so
che parole usare, cerco di "studiare" in anticipo le parole da usare, ma so
che sono parole che mi bloccano... poi arriva il momento in cui mi trovo di
fronte al cliente che mi fa delle domande ed allora io parlo esprimendo gli
stessi concetti che avevo "studiato", ma improvvisando, cioè usando altre
frasi che mi vengono lì sul momento e con mio grande stupore riesco a
parlare, con qualche inceppo si, ma mi faccio capire. Poi magari finisco di
parlare e subito dopo, stupito, ripenso a quello che ho detto, immagino di
affrontare nuovamente la stessa discussione di un attimo prima e mi chiedo:
ma come ho fatto a non balbettare utilizzando quelle parole!?
Non so se mi sono spiegato bene... intendo dire che magari io penso che
certe parole mi facciano bloccare, mentre se le dico senza pensarci non mi
blocco. Subito dopo averle dette infatti mi rendo conto che quelle erano
porole nelle quali "avrei dovuto" bloccarmi.
Questo per ribadire un'idea che ho più volte sostenuto, ovvero l'idea che
alla fin fine la balbuzie col tempo diventa un modo di pensare e di
ragionare più in funzione delle parole che dei concetti.
Post by Special
Ciao,
Special
Ciao
--
Cicerone

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